Sicurezza, Rosso e Fontana (FI): Torino al quinto posto per l’indice della criminalità figlio di decenni di Governo delle sinistre in città

Ancora una volta Torino primeggia nella classifica sull’indice della criminalità attestandosi al quinto posto. Questo triste risultato è figlio di decenni di Governo delle sinistre che hanno puntualmente derubricato in percezione quella denuncia di insicurezza che lamentavano i cittadini e denunciava Forza Italia e il centrodestra”. Ad affermarlo in una nota il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana, rispettivamente Segretari Provinciale e Cittadino di Torino.

Il Sindaco Lo Russo qualche mese fa, stimolato da una nostra conferenza stampa nella quale denunciavamo l’esplosione del problema ha risposto con un blitz mediatico nel Palazzo dello Spaccio. Risultato? Neppure un grammo di droga sequestrato: certo se programmi la passerella con i giornalisti è difficile che un blitz sortisca effetti. Questa città per uscire dalla spirale nella quale l’ha fatta precipitare la cappa del Sistema Torino costruito dal Pd ha la necessità di risposte vere, di una collaborazione interpartitica vera e solida, di un maggiore coraggio a livello nazionale. Manca un progetto integrato di sicurezza: ancora oggi laddove finalmente l’Amministrazione ammette alcuni problemi in periferia lo fa circoscrivendoli attorno a Barriera di Milano, fatica già a parlare di problema diffuso delle periferie. La verità è che ormai è un problema che abbraccia tutta la città, dal centro alle aree più marginali come peraltro denunciato anche dal marito di Chiara Appendino che come il bell’addormentato, archiviati i cinque anni di governo di sua moglie, si ridesta improvvisamente dal torpore. E’ una realtà però che i commercianti sono lascianti soli e con loro le fasce più deboli della popolazione: donne e anziani vittime di rapine sempre più violente” spiegano i due azzurri.

Concludono Rosso e Fontana: “Occhio però non si può affrontare il problema della sicurezza senza affrontare quello della povertà sempre più diffusa in città. Il disagio cova sotto un modello socio economico di città che funziona solo nei salotti approntati dalle sinistre che autoincensano i propri finanziatori. Siamo una delle città più cassaintegrate d’Italia, una Città da profondo Sud come disse Draghi, la percentuale dei neet sale vertiginosamente. Su questi temi è necessario intervenire, con meno passerelle estemporanee a Barriera di Milano e più atti concreti. Partendo dal rispondere ai nostri consiglieri di circoscrizione che proprio perchè di centrodestra non vedono evase le interpellanze e le richieste dove si governa. Non basta che il sindaco si metta a suonare ai campanelli del Palazzo dello Spaccio per risolvere i problemi della sicurezza di Torino ma lavorare sempre affinché gli spacciatori, fatti sparire a favor di telecamera, non ci siano anche nei giorni seguenti…”.

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