Da giovedì 6 a domenica 9 giugno 2024 si terranno le elezioni per il Parlamento Europeo. Ma vediamo di capire meglio come è fatto il Parlamento Europeo.
I tre organi governativi dell’unione Europea sono:
1) La commissione europea che ha uno scopo esclusivamente propositivo ma non fa le leggi. Èd composta da: 32.000 dipendenti, 31 direzioni generali, 16 servizi, 6 agenzie esecutive, 28 commissari che si suddividono le materie come in un Governo Nazionale.
In particolare la Commissione europea è l’organo che: esamina i problemi, istituisce le commissioni di esperti, propone gli atti legislativi. Come dicevo non ha potere legislativo come nei Governi Nazionali Non fa le leggi. Perché le leggi vengono fatte dal Consiglio dell’Unione europea e dal Parlamento Europeo. Le leggi europee vengono proposte dalla Commissione europea e approvati dal Consiglio del UE e dal Parlamento europeo. Hanno valore immediato e in tutti gli stati dell’Unione europea. Gli stati membri eseguono. L’Italia è uno Stato membro e quindi esegue.
2) Il Parlamento europeo è composto da 750 eurodeputati più un Presidente.
La sua sede è a Strasburgo ma si riunisce anche a Bruxelles. I suoi poteri sono legislativi, di bilancio e di controllo democratico sul funzionamento dell’intera unione. Ogni stato membro ha i suoi rappresentanti in proporzione alla propria popolazione. Piu cittadini vivono in quello Stato più rappresentanti possono essere messi da quello stato nel Parlamento Europeo.
3) Il Consiglio dell’Unione Europea
Accetta gli atti normativi del UE e ne coordina le politiche. Il Consiglio del UE non ha membri permanenti. Ma si riunisce in 10 diverse configurazioni, ognuno delle quali corrisponde ad un determinato settore di cui si discute. A seconda della configurazione ogni paese invia i ministri competenti. Inoltre ciascun Paese dell’Unione europea esercita la presidenza, a rotazione, per un periodo di 6 mesi.
Come vengono fatte le Leggi?
Detto anche processo legislativo, la Commissione europea unitamente ai comitati degli esperti propone gli atti legislativi. Le proposte vengono trasmesse al parlamento che le approva o le emenda. Successivamente prevede che il Consiglio recepisce le proposte del Parlamento e le approva o le modifica. Se le modifiche tornano indietro al Parlamento il quale può approvarle, modificarle o respingerle se sono completamente stravolte. Qualora siano modificate ritornano in Commissione. Se vengono approvate il Consiglio può approvare la legge a maggioranza assoluta. 50+1. Il Parlamento Europeo, in ogni caso è l’ufficio complicazioni affari semplici, forse ma l’iter è interessante e vale la pena approfondire.
La legge viene proposta dalla commissione europea, poi va in commissione parlamentare, la commissione parlamentare presenta degli emendamenti che poi vengono votati o respinti, poi c’è il voto di commissione parlamentare. Una volta votato va in plenaria che si tiene una volta al mese a Strasburgo e due volte all’anno a Bruxelles e qui si esprime un altro voto. Una volta in Plenaria deve ritornare al consiglio europeo e qui inizia un iter di parlamentari esperti. Mi seguite?
A Strasburgo ogni mese ci sono tre giorni di Plenaria e per ogni giorno viene esteso un verbale di circa trenta fogli che va a ognuno dei settecentocinquantuno parlamentari che moltiplicati per dodici sedute plenarie si arriva a un milione di fogli solo per fare i verbali. Più le commissioni e le delegazioni, fanno circa due milioni di fogli quando il tutto potrebbe essere inviato via mail, ma non si fa per motivi di scurezza credo……
E infine nota molto importante: “Sono tutti comunque molto preoccupati sulle deforestazioni e gli abbattimenti degli alberi e ti dicono che devi imparare a usare il computer”.
Beh, questa cosa fa pensare. A voi no?
Responsabile Dipartimento Formazione Politica e Principi, Valori e Memoria Storica – Coordinamento Cittadino Forza Italia Torino. (Torino, 21 agosto 1961) è un docente, giornalista, peak power performance coach italiano. Ha iniziato la sua carriera in ambito aereonautico e aerospaziale, fino a quando ha deciso di lasciare la sua professione per dedicarsi alla Comunicazione e alla Formazione. Ha svolto incarichi direttivi nel settore mediatico (televisione, pubblicità, produzione, editoria), è stato direttore del mensile VIVO, partecipato in qualità di ospite a numerosi Convegni internazionali in cui ha divulgato i risultati delle sue ricerche nel campo della comunicazione e la formazione dell’essere umano. Negli anni novanta ha contribuito a fare nascere quel fenomeno che in Italia ha preso il nome di Crescita personale. Nel 2012 ha ricevuto il Mandir della Pace ad Assisi per uno sviluppo di una Nuova Cultura di Pace nel Mondo ed è stato Presidente della Giuria per l’assegnazione del Premio Miglior Francobollo per la Croce Verde di Torino. Nel 2021 ha vinto – con Menzione d’Onore – la XVIII° Edizione del “Premio Nazionale di Arti Letterarie Metropoli Città di Torino – Sezione Giornalismo, Premio Gianni Ferraro”. Ha lavorato in Italia, UK, Francia, Austria, Svizzera, Spagna.