Immondizia e degrado cittadino a Torino? Fenomeno tutto italiano, sicuramente non europeo

Torino città multiculturale, multietnica, multi tutto. Poi se la Metro non funziona, i bus arrivano in ritardo, le persone non pagano il biglietto e c’è immondizia ovunque quando potrebbe essere messa dentro ai bidoni, questi sono dettagli di poco conto. Nella città sabauda – come in ogni città – ci sono dei bidoni che servono per gettare l’immondizia opportunamente differenziati che si aprono con una tessera che viene data ai residenti che si ritira GRATUITAMENTE a Torino in uno degli Ecosportelli Amiat Gruppo Iren in Via di Nanni 90 o in Corso Orbassano 203 o via Pietro Micca 17. Ovviamente è necessario che si rechi il titolare della TARI.

Ma le persone che vivono a Torino lo sanno? Viene data una comunicazione a ogni abitante o titolare della Tari dal Comune di Torino di cosa deve fare e come farlo? A quanto pare non abbastanza.

Quindi chi si trasferisce a Torino ed è residente – dopo un anno che si fa domanda (ma questo aspetto è un altro discorso che non vogliamo approfondire perché è il contorno a una torta ormai insapore) gli forniscono – se la richiede, e dovrebbe richiederla OBBLIGATORIAMENTE – una bellissima tessera con un codice a barre per accedere ai bidoni, aprirli e gettare la sua immondizia quotidiana o settimanale. La spazzatura poi viene portata via direi abbastanza costantemente da un camion che prende il bidone, lo mette nel camioncino e lo svuota. Servizio ineccepibile, tranne per la carta che le tempistiche sono più lunghe, ma almeno non puzza, ma non vogliamo essere così pignoli. In realtà si dovrebbero lavare anche le strade come fanno ad esempio a Milano, ma questo lavoro non esiste a Torino ormai da molti anni.

Da circa due mesi però i bidoni dell’immondizia si aprono senza tessera perché non tutti i cittadini di Torino hanno la tessera. Allora uno si chiede. Perché non tutti i cittadini hanno la tessera? Risposta: “Non tutti hanno la tessera perché forse non la richiedono e forse è anche cosi…ma di questo qualcuno in Comune dovrebbe occuparsi di verificare”. Questa sarebbe la risposta più plausibile, invece non sempre è così.  Molte persone non posseggono la tessera perché non sono residenti a Torino ma ci vivono. E come fanno a viverci? Probabilmente perché affittano case non registrate dai proprietari che non vogliono pagare le tasse e quindi i proprietari prendono soldi in nero. L’inquilino non potrà mai avere la tessera, anche perché la casa risulta vuota! Però mangia e produce immondizia che poi butta ai bordi del marciapiede davanti ai bidoni.

E allora qualcuno cosa ha deciso di fare? Usare il rasoio di Occam e utilizzare i bidoni senza tessera cosi è più semplice, anziché risolvere il problema fornendo di tessera gratuita a ogni abitante. Peccato che i sacchi della spazzatura continuano a essere posizionati fuori dai cassonetti generando puzza e sporcizia soprattutto d’estate e creando disagio non solo a chi passeggia sul marciapiede ma anche a chi vive ad esempio al piano rialzato, al primo o al secondo piano della casa posizionata di fronte ai bidoni stessi. E la gente continua a lamentarsi giustamente.

Se Torino vuole essere una città europea qualcuno dovrà risolvere il problema e qualche consigliere comunale dovrà iniziare a trattare l’argomento perché in Europa si vive meglio che a Torino.

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