“Globalizzazione e Nazionalismo economico”. Le lobbie delle tariffe

Come ogni anno dopo essersi goduti qualche giorno di vacanza – e non più un mese come quando eravamo abituati ed eravamo più giovani ed erano altri tempi – i prezzi di ogni cosa tornati dalle ferie, saranno di nuovo più alti di prima. Vacanze sempre più brevi, aumento dei prezzi nei trasporti, rincari sul cibo, aumento della benzina, mutui per la casa più cari e infine la scuola.

Insomma, ogni anno sempre la solita storia. Non ci interessa sapere di quanto aumenta ogni singolo settore, ma la cosa che ci incuriosisce è sicuramente il fatto che aumenta tutto, sempre e ogni anno a discapito del cittadino! E ogni volta che si torna dalle vacanze, ci ritroviamo ad ascoltare che il Governo si è messo al lavoro trovando un nome diverso per sistemare questioni che dovrebbero andare in automatico se si amministrasse con le dovute precauzioni e non si pensasse solo a stra-guadagnare in certi settori specifici. A ottobre di quest’anno, avremo il “cestello” trimestrale anti-inflazione del Governo.

In poche parole i conti non tornano mai. Ma se i conti non tornano i casi sono due, non tre. O non entrano abbastanza soldi nelle casse dello Stato oppure ci sono troppe uscite.  Insomma con tutti i problemi che ci sono l’unica cosa che conta è che ogni anno il cittadino deve pagare sempre di più per ogni settore.

Tecnologia e politica

Sicuramente siamo in una nuova era e la geopolitica esercita sicuramente una presenza costante nella situazione commerciale del mondo. Fondamentalmente credo ci siano due aspetti da considerare per poter comprendere questi meccanismi come la “globalizzazione”, parola elegante per dire altro.  Due aspetti che vanno tenuti in considerazione e integrati insieme per avere un quadro completo della situazione.

Il primo aspetto quello tecnologico ha sicuramente avuto una presenza importante già alla fine dell’ottocento. Un progresso che nacque con la nascita delle ferrovie, del telegrafo, dell’automobile che ridusse enormemente i costi di esportazione rispetto a prima. Poi con il primo trattato commerciale dell’era moderna, il “trattato Codben – Chevalier” tra l’Inghilterra e la Francia nel 1860 si ridussero le barriere doganali francesi sulla maggior parte dei manufatti britannici anche le barriere tra gli Stati. Il trattato terminò nel 1982.

Il secondo aspetto è quello legato a calo dell’integrazione con 2 guerre mondiali tra gli anni venti e trenta. Periodi molto difficili. Hawley e Smoot promossero la legge tariffaria di cui 1000 economisti avevano posto un veto perché non andava bene e quindi tutto andò a ribasso con la crisi di Wall Street del ’29.

Si uscì solo con Harry S. Truman da questa crisi che entrò in carica dopo la guerra che disse che il Mondo post bellico doveva essere diverso. Parlava di pace e di prosperità. Il commercio avrebbe portato vantaggi economici ma anche politici. Ma questa ripresa non portò così in alto.

Con i mezzi di comunicazione via terra ci andavano comunque 7 persone per scaricare 3 auto e quindi necessitava molta manodopera.

Nel periodo degli anni 80,90,2000 la tecnologia e la politica di integrano. Oggi una nave carica di migliaia di auto con poche persone che ci lavorano è la soluzione.

Nel libro The Box questo fenomeno è spiegato molto bene. Il saggio di Marc Levinson, traccia l’ascesa storica di un container di spedizione che ha cambiato il panorama dell’economia globale. Ma anche nel saggio Moby-duck di Donovan Hohn si analizza il fatto che quasi ogni anno diecimila container trasportati via nave si perdono in mare. Nella maggior parte dei casi questi “naufragi” non destano alcun clamore nella totale indifferenza di media e dell’opinione pubblica. Ma cosa accade però quando 28.800 giocattoli di gomma destinati a sguazzare placidamente in una vasca da bagno – peperelle, tartarughe, rane, marmotte – perdono la rotta per Tacoma (Washington) e scompaiono nel nulla?

Perché le papere giocattolo sono gialle? Quali interessi economici si nascondono dietro a questo mercato? Cosa accade alle navi merci quando sono in alto mare? Quale rotta potrebbe aver seguito il carico scomparso? È possibile stimare il danno ambientale causato da questa enorme flotta di plastica?

La situazione

Durante la nostra vita c’è stata una enorme evoluzione di come le merci sono state spostate nel mondo.  Oggi il 13 % del commercio mondiale passa attraverso il canale di Suez, l’Airbus Beluga è un aereo per trasportare pezzi di airbus e altri aerei. Il dream lifter (prodotto dalla Boeing). Dal 1985 al 1995 ci fu un’ondata di riforme nel mondo per il trasposto nelle merci riducendo ulteriormente le tariffe. Dopo la caduta del muro di Berlino nel novembre del 1989, ci fu uno sviluppo unico nel mondo con l’organizzazione mondiale del commercio. Tutti i Paesi si aprirono al nuovo mercato. La Corea del Sud decise di aumentare le esportazioni di un miliardo di dollari. la Corea del Nord rimase chiusa e nel 1970 aveva un reddito pro-capite più alto della Corea del sud. La Cina nel 1981, aveva 830 milioni di persone che erano in povertà estrema. E tutti si auspicavano ovviamente la morte di Mao. L’India (il libro rosso per identificare quali importazioni erano permesse) aveva questo libro per inserire i propri prodotti all’interno del libro.  (backstage libro) ha abbassato le sue tariffe del 110%.

Nel 2015 ci fu grande distribuzione uniforme della ricchezza nel Mondo. Piu un miliardo di persone erano uscite dalla povertà. In Asia e meno in Africa la povertà si ridusse.  Anche grazie ad alcuni riformatori che cambiarono le loro economie. L’uscita dalla povertà estrema era ed è sicuramente il Commercio.

Anche la globalizzazione li ha avvantaggiati. Anche se in Italia però c’è un problema di crescita.  Il Bangladesh ad esempio ha un reddito pro-capite oggi più alto dell’India.

La convergenza e la riduzione della povertà ha migliorato la vita molti. Ma la Cina voleva diventare ricca e la Russia voleva stabilizzare e quindi la globalizzazione oggi potrebbe avere un declino.

La Cina sta guardando verso il proprio interno e non verso l’esterno. Vuole ridurre la produzione interna del 5% in 4 anni.

Gli Stati Uniti non sono più la guida Altri paesi sono più ricchi di loro. Gli Stati uniti oggi sono l’ipocrisia. Biden chiede cose agli altri di cose che lui non fa. Fanno solo prediche. Vincoli tariffari, ecc…Il sistema basato sulle regole si sta erodendo.

I trasporti in Italia

Prendiamo ad esempio il costo dei trasporti. In Italia incide di almeno 1/3 sul prezzo finale del prodotto. Così i prezzi aumentano del 30/35%. Il 70% delle merci viaggiano su gomma e un trasporto ad esempio dal meridione al nord ha un costo di un 25% in più sul prezzo finale e quindi con l’aumento della benzina ovviamente aumentano ulteriormente i prezzi al consumatore. Stipendi sempre uguali.

Aumento dei prezzi ma aumento anche degli sbarchi e “invasioni” del più del 100% rispetto a poco tempo fa creando una nuova Italia fatta di povertà e persone da integrare che non vengono integrate nel modo corretto.

Il punto è che tutti sono bravi a parlare, ma il cittadino continua a pagare. E il problema non si risolve, quindi?

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